Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati (IT)
: P.I.27
ISTC No.id00029000
AuthorDante Alighieri
TitleLa Commedia (Comm: Christophorus Landinus). Add: Marsilius Ficinus: Ad Dantem gratulatio [Latin & Italian]
ImprintFlorence : Nicolaus Laurentii, Alamanus, 30 Aug. 1481
Formatf°
Languageita
SubjectLiterature
Keywordspoetry; commentary; collection
Periodmedieval
Description of Copy
Copy Id02140784
Holding InstitutionSiena, Biblioteca Comunale degli Intronati (IT)
ShelfmarkP.I.27
NoteCreato da Camilla Marangoni per il progetto Polonsky “Dante 1481”, con dati forniti da Katia Cestelli e Sara Centi (Biblioteca Comunale degli Intronati).
Physical Description18 incisioni
Size of leaves430 × 285 mm
Copy Features - NoteA. M. Hind, "Early Italian Engraving", p. 109: "18 engravings, lacking No. 10. No. 1 perfect and uncut. The engravings from 3 onwards have been transferred here from copy 1 (P I 026). De Angelis appears to have been in error omitting description of No. 4 (his No. 3 = the repetition of No. 2, and his No. 4 = No. 3). No. 3, 4, 6-9, 11-19 are in second state. No. 5 appears to be in first state."
“Commento sopra la «Commedia»”, a cura di Paolo Procaccioli, p. 140: "18 ill. (con ripetizione della 8 e salto della 9; 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 8, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19 = Hind E); chiosa estesa a a8r (sul veltro)."
Incompleto, mancante delle carte bianche (i-iii)1, L11, L12.
Support material (book)Paper
SourceL. de Angelis in G. Gori Gandellini, "Notizie degli intagliatori", Onorato Porri, Siena 1809, vol. VI p. 20 nota 7.
F. Iacometti, "Manoscritti e Edizioni Dantesche della Biblioteca Comunale di Siena (sec. XIV-XVI)", Stab. Arti Grafiche Lazzeri, Siena 1921, pp. 42-45.
A. M. Hind, "Early Italian Engraving. A critical catalogue with complete reproduction of all the prints described", Kraus Reprint, Nendeln 1970, p. 109.
“Commento sopra la «Commedia»”, a cura di Paolo Procaccioli, Salerno, Rome 2014, p. 140.
Paul de Colomb de Batines, "Bibliografia dantesca : ossia: Catalogo delle edizioni, traduzioni, codici manoscritti e comenti della Divina Commedia e delle opere minori di Dante, seguito dalla serie de' biografi di lui", Salerno Editrice, Roma 2008, I, p. 41.
Provenance
1481 -
1500
Areae-it
Time period1481 - 1500
Provenance TypeManuscript Notes
Manuscript notesLunga nota manoscritta di commento al testo a carta a9r, in cui si spiega il possibile significato del passo sul "veltro": "Queste parole di Dante, del veltro, et sua natione sarà tra feltro e feltro, hanno molto excitato li ingegni delli expositori del decto poeta, et factoli con la cogitatione salire in cielo, come appare nella loro exposittione sopra tale parole, potendo forse più nettamente exporle in terra, poiché alchuni intendono altrimenti questo testo. Gli Scaligeri secondo dice el Biondo nella sua Italia illustrata et nella provincia Marchia Travisana, furono ciptadinj veronesi, et finalmente se ne feciono signiori, et il primo signore di quella famiglia fu chiamato el grande cane, et havendo tenuto el dominio di Verona anni 51, in quello tempo ridusse in sua potestà Cremona, Parma, Regio, Vicentia, Padova, Feltro et Trevisi, ciptà. Ma poi havendo quella famiglia signoreggiato Verona con sommo splendore 70 annj per molte discordie nate tra loro, finalmente quella città venne nella potestà dei vinitiani. Dante adunque essendo amico del Grande Cane della Scala, volse nel suo poema honorarlo, quale havendo acquisito tante ciptà dové ragionevolmente essere homo expertissimo nell'arme, et ancora liberalissimo havendo apresso di sè uno homo come Dante et substentandolo. Dire el Poeta el veltro, intendendo el detto Grande Cane, per che veltro si domanda uno cane, quale perseguiterà la avaritia, perché essendo quello signore liberalissimo è necessario sia contrario all'avaritia, et sua natione sarà tra feltro e feltro. Sono due ciptà, chiamate Feltro, dell'una si sa mentione per el biondo, la quale credo sia in Friuoli, di là da Verona, l'altra è nel ducato di Urbino, che pare che il poeta vogli' dire che la patria del veltro sia Verona, tra l'uno Feltro e l'altro. Et benché forse Dante nel laudare decto veltro potessi un poco trapassare el vero, non sarìa però da maravigliarsi considerata la amicitia loro, et ancora la consuetudine de' poeti, ma essendo decto signore stato amico et benefactore di Dante et del Petrarcha, si può argumentare che ad ogni modo fusse virtuoso et excellente signore et degno d'essere laudato."
CommentsYes
SourceBook in hand
Provenance
1614 -
PlaceFirenze (Geonames ID: 3176959)
Areae-it
Time period1614 -
Provenance TypeExlibris
Shelfmark
NoteSul contropiatto anteriore ex libris calcografico "Libreria Feroni" con stemma (al destrocherio di carnagione, armato
al naturale, impugnante in sbarra una spada d'argento, sormontato da un giglio; il tutto sovrastato da corona baronale
moderna). Sull'ex libris, manoscritto: 1. IT-SI0046.
Binding noteLegatura in piena pelle su supporto cartonato, con decorazione a secco e in oro. Titolo in oro al dorso. Sulla controguardia anteriore etichetta parzialmente asportata recante numero manoscritto: 68. Diciotto segnalibri in stoffa di colore blu incollati in corrispondenza delle incisioni conservate.
Binding typeBoards
Board materialPaper
Cover materialLeather
FurnitureYes
TitlingTooled
ToolingGold
SourceLibrary catalogue
Provenance
1758 -
Areae-it
Time period1758 -
Provenance TypeBibliographic Evidence
SourceLibrary catalogue
Other Information
CompletenessThe enumeration of provenance evidence is considered incomplete
Last Edit2021-07-14 12:44:55