Tipografo e libraio attivo a Firenze, figlio di Bartolomeo il vecchio. Cominciò a lavorare col padre, poi ne diresse la tipografia dal 1591 al 1608. Gli successero i figli Bartolomeo il giovane, Marco e Antonio. In una edizione del 1593 la sua marca è associata all'indirizzo "appresso all'Arcivescovado"; in un'altra del 1596 la libreria della Testuggine, la sua bottega, è associata all'indirizzo "rincontro a S. Apolinari".