Owners of Incunabula

owners/4039 Nieuwer-Amstel

Molin, Girolamo Ascanio

ownerid4039
typeper
gender1002
biographicalInformation1738 - 1814
otherInformationGirolamo Ascanio Molin apparteneva al ramo detto “dal Molin d'Oro” dei Molin, casato di antico insediamento veneziano, stabilitosi in città verso l'anno 1000.

Assai attivo nella vita politico-amministrativa di Venezia – fu Savio agli Ordini, Senatore, membro del Consiglio di X e Inquisitore di Stato– la sua fama è legata sia alla sua attività storico-letteraria (fu autore tra l'altro del pamphlet anti-napoleonico Venezia tradita), sia, e soprattutto, al collezionismo. Egli infatti raccolse, continuando così una ben radicata tradizione di famiglia, una ricchissima collezione di dipinti, monete, statue, manoscritti, libri, stampe e di reperti naturalistici che con il suo testamento del 24 febbraio 1813 legò “alla Comun di Venezia”. Nel 1816 entrarono così nella Libreria di San Marco 2.209 opere rare e di pregio in 3.606 volumi (tra i quali numerosi incunaboli ed edizioni aldine), 3.835 stampe, 408 disegni, 136 carte geografiche, 97 cammei, 73 marmi, 292 bronzi, 89 terrecotte, 36 avorii, 29 vetri antichi, 122 oggetti diversi e un medagliere ricco di ben 9.570 pezzi di grande valore storico-documentario.

BIBLIOGR.: M. Zorzi, La Libreria di S. Marco, Milano, Mondadori, 1987, pp. 394-396; L. Rizzi, Girolamo Ascanio Molin. Un collezionista veneziano tra Sette e Ottocento (tesi di laurea), Università di Venezia, Facoltà di Lettere e Filosofia, A.A. 1991-92.
otherIdentifierhttp://thesaurus.cerl.org/record/cnp01322476

activity

startYear1738
endYear1815
areaCodee-it
placeVenezia (Geonames Id: 3164603)
professionpol
characterisationari
Last Edit2016-08-19 16:40:06

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Molin, Girolamo Ascanio

ownerid4039
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gender1002
biographicalInformation1738 - 1814
otherInformationGirolamo Ascanio Molin apparteneva al ramo detto “dal Molin d'Oro” dei Molin, casato di antico insediamento veneziano, stabilitosi in città verso l'anno 1000.

Assai attivo nella vita politico-amministrativa di Venezia – fu Savio agli Ordini, Senatore, membro del Consiglio di X e Inquisitore di Stato– la sua fama è legata sia alla sua attività storico-letteraria (fu autore tra l'altro del pamphlet anti-napoleonico Venezia tradita), sia, e soprattutto, al collezionismo. Egli infatti raccolse, continuando così una ben radicata tradizione di famiglia, una ricchissima collezione di dipinti, monete, statue, manoscritti, libri, stampe e di reperti naturalistici che con il suo testamento del 24 febbraio 1813 legò “alla Comun di Venezia”. Nel 1816 entrarono così nella Libreria di San Marco 2.209 opere rare e di pregio in 3.606 volumi (tra i quali numerosi incunaboli ed edizioni aldine), 3.835 stampe, 408 disegni, 136 carte geografiche, 97 cammei, 73 marmi, 292 bronzi, 89 terrecotte, 36 avorii, 29 vetri antichi, 122 oggetti diversi e un medagliere ricco di ben 9.570 pezzi di grande valore storico-documentario.

BIBLIOGR.: M. Zorzi, La Libreria di S. Marco, Milano, Mondadori, 1987, pp. 394-396; L. Rizzi, Girolamo Ascanio Molin. Un collezionista veneziano tra Sette e Ottocento (tesi di laurea), Università di Venezia, Facoltà di Lettere e Filosofia, A.A. 1991-92.
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