Recanati fair, anonymous bookseller
Owner Id00038241
TypePerson
Biographical dates - Period of existence1421-
Other Information"Il primo riconoscimento ufficiale per la Fiera di Recanati è contenuto nella bolla del 30 marzo 1421 di Papa Martino V. Il riconoscimento viene quando la fiera, sorta da tempo, si è già imposta nell’area medio-adriatica.
Se le sue origini vanno cercate nel secolo precedente, le vere radici sono però nell’economia mercantile che si afferma fin dal Duecento, quando Recanati, dopo aver stretto un’alleanza con Ragusa (attuale Dubrovnik), stabilisce rapporti commerciali con la costa dalmata ed esporta prodotti agricoli in tutta l’area veneta.
Proprio per incrementare tali commerci già nel Duecento era stato costruito a guardia della costa il “castrum maris” e si erano cercate alleanze con altre città adriatiche, a partire ovviamente da Venezia.
E’ certo quindi, che grazie alla politica della classe dirigente recanatese uscita definitivamente vittoriosa nel 1348 dalla lotta contro la cosiddetta “ fazione ghibellina “, a Recanati si realizzano gli interventi che permettono una rapida e duratura ripresa economica. Lo spostamento della foce del Potenza a nord del castrum maris ne è la riprova più evidente; nel 1369, infatti, il fiume Potenza viene deviato proprio per favorire l’attività portuale.
Nella seconda metà del Trecento si moltiplicano anche gli atti notarili che documentano lo sviluppo dei commerci. Cresce innanzitutto la presenza a Recanati di mercanti forestieri; i più numerosi sono i toscani, i veneti e gli slavi, ma non mancano i fiamminghi ed anche qualche tedesco.
Negli stessi anni un ruolo fondamentale viene a svolgere il porto di Recanati che diviene anche luogo di transito delle merci provenienti dai centri dell’interno. Studiando il libro della dogana dell’anno 1396, l’unico giunto sino a noi, lo Zdekauer (storico) ha dimostrato che a fine Trecento al porto si Recanati giungono i mercanti di tutte le Marche, dell’Umbria e del Lazio, della Romagna, dell’Abruzzo e delle Puglie, della Toscana, buon numero di veneziani, schiavoni e albanesi, un genovese e persino un tedesco. Vi giungevano i panni fiorentini e le materie coloranti della Toscana, la seta ed il vetro di Venezia, il legname ed il cuoio della Dalmazia ed inoltre lino e canapa, rame e ferro, spezie e medicinali.
Dal porto si esportavano, invece, la carta, i vasi dipinti, i panni colorati. Ma anche il grano, l’olio, il vino e lo zafferano e persino i fichi secchi.
Ancona, da tempo impegnata in traffici con il Levante, appare particolarmente legata al mondo economico toscano; la sua vivacità preoccupa chiaramente Venezia, che non è certo disposta a veder crescere pericolosi rivali nel proprio “ golfo “ e favorisce quindi lo sviluppo di altre piazze commerciali nel medio-adriatico; si spiega così l’appoggio di Venezia alle fiere di Recanati prima e di Senigallia poi.
E’ dal contesto economico ora descritto che trae origine la Fiera di Recanati e non, come si è ipotizzato, dal gran numero di pellegrini che affluivano a Loreto per la festa dell’ 8 settembre" from Marco Moroni, Il sistema fieristico del medio Adriatico tra Medioevo ed eta' moderna (Andrea Livi editore, 2024?).
Activity
Start (year)1421
MARC Area Codee-it
PlaceRecanati (Geonames Id: 3169540)
Profession / Type of InstitutionBooktrade
Last Edit2024-11-24 08:17:19