Morandi, Orazio
Owner Id00030183
TypePerson
GenderMale
Biographical dates - Period of existence1570 - 1630
Other InformationIntorno al 1590 fu novizio tra i benedettini nel monastero di Vallombrosa. In questo periodo entrò in contatto con diversi letterati fiorentini legati all’Accademia degli Spensierati, forse per tramite di Simone Finardi, Spensierato e priore del monastero. Grazie agli stretti rapporti che intercorrevano tra Vallombrosa e la corte granducale, Morandi poté avvicinarsi ad alcuni membri della famiglia regnante, come il cardinale Carlo, zio del granduca Ferdinando II, e soprattutto Giovanni, figlio naturale di Cosimo I de’ Medici. Nel 1613 tornò a Roma, dove grazie alla protezione dei Medici assunse la carica di abate del monastero di S. Prassede e acquisì un ruolo di rilievo nel mondo culturale romano. Divenne abate generale dei vallombrosani nel 1617-1621, e grazie alla vasta cultura e a una naturale versatilità nelle relazioni intellettuali, cercò di trasformare il monastero di S. Prassede in un luogo di incontro dell’élite curiale, favorito in ciò dal rigoglio letterario e scientifico che caratterizzò Roma nei primi decenni del Seicento. Ad attrarre prelati, letterati e artisti era innanzi tutto la sua biblioteca. Oltre ad accogliere la migliore produzione coeva nei campi della letteratura, delle scienze fisiche, dell’astrologia e della magia naturale, della politica e della storia contemporanea, essa si presentava come una realtà aperta alla frequentazione di un eterogeneo pubblico di studiosi, che avevano anche la possibilità di ricevere volumi in prestito. Non sorprende dunque che fosse frequentata da cardinali, come Tiberio Muti, Desiderio Scaglia e Marcello Lante, da membri di ordini religiosi, come il maestro del Sacro Palazzo Niccolò Ridolfi e l’erudito Francesco Ughelli, da artisti come Gian Lorenzo Bernini e Pietro Finelli, da letterati ben introdotti negli ambienti curiali, come Cassiano Dal Pozzo o Paolo Mancini. Già alla metà degli anni Venti, Morandi divenne così un personaggio di rilievo, ma la sua posizione, per quanto apprezzata, rimaneva precaria, perché condizionata dalla relativa tolleranza che caratterizzò i primi anni del pontificato di Urbano VIII. Tale tolleranza venne improvvisamente meno, quando Morandi iniziò a formulare pronostici sulla morte del pontefice. Il 13 luglio, Urbano VIII ordinò al luogotenente del governatore di Roma, Antonio Fido, di procedere all’arresto di Morandi e di eventuali complici e a un’accurata perquisizione del monastero. Proprio mentre il processo si avviava a una conclusione, Morandi morì improvvisamente il 7 ottobre 1630.
Stefano Tabacchi, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 76 (2012).
Activity
Start (year)1570
End (year)1630
MARC Area Codee-it
Profession / Type of InstitutionClergy
CharacterisationReligious
Last Edit2021-05-29 16:34:06