Owners of Incunabula

owners/00030174 00030174

Marmi, Anton Francesco

Possessore Id00030174
TipologiaPersona
GenereMaschile
Estremi biografici1665 - 1736
Altre informazioniNel 1666 si occupò dell'allestimento della Biblioteca che il principe e futuro granduca Cosimo III aveva voluto fosse realizzata in palazzo Pitti. A partire dal 1691, Marmi stabilì un rapporto di collaborazione e discepolato con A. Magliabechi, diventandone il collaboratore esclusivo nella gestione della biblioteca granducale. Si prese cura della biblioteca privata del Magliabechi, affidatagli per legato testamentario, avviando il processo di apertura al pubblico. Nel 1717, il Marmi riuscì a ottenere come sede della biblioteca, dietro corresponsione di un canone, lo stanzone della Dogana, già teatro di comici, adiacente agli Uffizi, e ad affidarne l’allestimento, non senza ambizione, all’architetto più in voga del momento, G.B. Foggini, e la decorazione pittorica a R. Botti. Così, tra il 1727 e il 1728, dopo una spesa di oltre 3455 scudi, i libri poterono essere trasferiti nella nuova sede. Con il suo testamento del maggio 1731 vincolò il lascito della sua raccolta di libri e manoscritti, ricca di 8000 pezzi, alla Magliabechiana, alla conduzione laica dell’istituto e alla tempestiva apertura al pubblico.
Altro identificativohttps://www.treccani.it/enciclopedia/anton-francesco-marmi_%28Dizionario-Biografico%29/

Attività

Inizio (anno)1665
Fine (anno)1736
MARC Area Codee-it
LuogoFirenze (Geonames Id: 3176959)
Professione / Tipologia dell’enteBibliotecario / Conservatore
StatusLaico
Ultima modifica2022-06-05 14:19:31

Tutti gli esemplari

Marmi, Anton Francesco

Possessore Id00030174
TipologiaPersona
GenereMaschile
Estremi biografici1665 - 1736
Altre informazioniNel 1666 si occupò dell'allestimento della Biblioteca che il principe e futuro granduca Cosimo III aveva voluto fosse realizzata in palazzo Pitti. A partire dal 1691, Marmi stabilì un rapporto di collaborazione e discepolato con A. Magliabechi, diventandone il collaboratore esclusivo nella gestione della biblioteca granducale. Si prese cura della biblioteca privata del Magliabechi, affidatagli per legato testamentario, avviando il processo di apertura al pubblico. Nel 1717, il Marmi riuscì a ottenere come sede della biblioteca, dietro corresponsione di un canone, lo stanzone della Dogana, già teatro di comici, adiacente agli Uffizi, e ad affidarne l’allestimento, non senza ambizione, all’architetto più in voga del momento, G.B. Foggini, e la decorazione pittorica a R. Botti. Così, tra il 1727 e il 1728, dopo una spesa di oltre 3455 scudi, i libri poterono essere trasferiti nella nuova sede. Con il suo testamento del maggio 1731 vincolò il lascito della sua raccolta di libri e manoscritti, ricca di 8000 pezzi, alla Magliabechiana, alla conduzione laica dell’istituto e alla tempestiva apertura al pubblico.
Altro identificativohttps://www.treccani.it/enciclopedia/anton-francesco-marmi_%28Dizionario-Biografico%29/

Attività

Inizio (anno)1665
Fine (anno)1736
MARC Area Codee-it
LuogoFirenze (Geonames Id: 3176959)
Professione / Tipologia dell’enteBibliotecario / Conservatore
StatusLaico
Ultima modifica2022-06-05 14:19:31
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