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Giamberti, Francesco

ownerid00025876
typeper
gender1002
biographicalInformation1494-1576
otherInformationScultore italiano. Nacque a Firenze da Giuliano da Sangallo e Bartolomea Picconi.
Bibl.: Sandro Bellesi: Giamberti, Francesco, detto Francesco da Sangallo o il Margotta, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2000 v. 54, p. 289.
variantNamesSangallo, Francesco da
Il Margotta
otherIdentifierCT: cnp00575770

activity

startYear1504
endYear1516
noteSi trasferì a Roma, dove il padre, chiamato da papa Giulio II Della Rovere, aveva ottenuto incarichi importanti, connessi soprattutto a progetti destinati alla nuova basilica di S. Pietro. La lunga frequentazione di Michelangelo, attivo a Roma nello stesso periodo, dovette segnare marcatamente il linguaggio del Giamberti, come attesta l'analisi stilistica delle sue prime opere. Utile ai fini dell'istruzione del giovane scultore risultò ancora lo studio delle sculture dello zio Antonio e la conoscenza delle statue di Andrea Contucci, detto il Sansovino, e di Giovan Francesco Rustici.
areaCodee-it
professionart
characterisationnoc

activity

startYear1516
endYear1550
areaCodee-it
areaNoteDopo la morte del padre il Giamberti fece ritorno a Firenze. Qui rimase fino alla morte, salvo brevi periodi di permanenza a Napoli, Roma e nelle Marche.
professionart
characterisationnoc
Last Edit2019-05-28 14:40:25

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Giamberti, Francesco

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otherInformationScultore italiano. Nacque a Firenze da Giuliano da Sangallo e Bartolomea Picconi.
Bibl.: Sandro Bellesi: Giamberti, Francesco, detto Francesco da Sangallo o il Margotta, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2000 v. 54, p. 289.
variantNamesSangallo, Francesco da
Il Margotta
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endYear1516
noteSi trasferì a Roma, dove il padre, chiamato da papa Giulio II Della Rovere, aveva ottenuto incarichi importanti, connessi soprattutto a progetti destinati alla nuova basilica di S. Pietro. La lunga frequentazione di Michelangelo, attivo a Roma nello stesso periodo, dovette segnare marcatamente il linguaggio del Giamberti, come attesta l'analisi stilistica delle sue prime opere. Utile ai fini dell'istruzione del giovane scultore risultò ancora lo studio delle sculture dello zio Antonio e la conoscenza delle statue di Andrea Contucci, detto il Sansovino, e di Giovan Francesco Rustici.
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areaNoteDopo la morte del padre il Giamberti fece ritorno a Firenze. Qui rimase fino alla morte, salvo brevi periodi di permanenza a Napoli, Roma e nelle Marche.
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