weitere InformationFloruit. Nato a Parma, fece la professione monastica nel 1699, divenendo uno dei più insigni archivisti della storia sublacense. Giunse al Sacro Speco di Subiaco nel gennaio 1746 e fu incaricato di redigere inventari dell'archivio e il catalogo dei libri allora posseduti. Portò avanti l'impresa fino al 1758, nonostante le sue precarie condizioni di salute. Alla sua mano si devono alcune collocazioni manoscritte ad inchiostro marrone-bruno sul contropiatto anteriore di alcuni volumi ora a Santa Scolastica (cfr. shelfmark pattern no. 120).
BIBLIOGR.: Si veda l'Introduzione di Luchina Branciani a Cherubino Mirzio da Treviri, Chronicon Sublacense (1628-1630), a cura della stessa, Subiaco 2014, vol. I, p. 115 e ad indicem. Esempio della mano di Isidoro è alla fig. 90.
weitere InformationFloruit. Nato a Parma, fece la professione monastica nel 1699, divenendo uno dei più insigni archivisti della storia sublacense. Giunse al Sacro Speco di Subiaco nel gennaio 1746 e fu incaricato di redigere inventari dell'archivio e il catalogo dei libri allora posseduti. Portò avanti l'impresa fino al 1758, nonostante le sue precarie condizioni di salute. Alla sua mano si devono alcune collocazioni manoscritte ad inchiostro marrone-bruno sul contropiatto anteriore di alcuni volumi ora a Santa Scolastica (cfr. shelfmark pattern no. 120).
BIBLIOGR.: Si veda l'Introduzione di Luchina Branciani a Cherubino Mirzio da Treviri, Chronicon Sublacense (1628-1630), a cura della stessa, Subiaco 2014, vol. I, p. 115 e ad indicem. Esempio della mano di Isidoro è alla fig. 90.