Owners of Incunabula

owners/00021946 Pomarius, Christian

Modena, Biblioteca Estense Universitaria

Possessore Id00021946
TipologiaIstituto/ente
Estremi biografici1598-
Altre informazioniNacque dalla collezione privata degli Este, che fu trasportata a Modena dopo la devoluzione alla S. Sede del ducato di Ferrara nel 1598.
Nel 1697 (ducato di Rinaldo I) ricomincia il riassetto e la ricostituzione dei fondi, che erano rimasti trascurati per quasi un secolo. Nel 1750 Francesco III ne decreta l'apertura al pubblico. Le prime soppressioni delle congregazioni religiose accrescono la biblioteca d'importanti raccolte. Al ritorno degli Estensi a Modena nel 1814, dopo il periodo napoleonico, Francesco IV riunisce alla biblioteca la celebre raccolta di 328 manoscritti lasciati da Tommaso Obizzi ai duchi di Modena e acquista per essa da A.M. D'Elci un sontuoso gruppo di edizioni principi latine e greche.
Nel 1859 Francesco V, fuggendo, asporta i manoscritti più belli, che restituisce solo nel 1869, tranne la Bibbia di Borso (riacquistata all'Italia solo nel 1923), il Breviario Erculeo e l'Officio Alfonsino.
Passò nel 1860 alla dipendenza dello stato italiano e, nel 1995, fu finalmente sancita l'unione con la Biblioteca Universitaria, già confluita al suo interno a seguire l'Unità d'Italia.

Attività

Inizio (anno)1598
Fine (anno)1750
NotaNucleo fondativo della Biblioteca, che però rimase privata fino al 1750.
MARC Area Codee-it
LuogoModena (Geonames Id: 3173331)
Professione / Tipologia dell’enteBiblioteca
StatusLaico

Attività

Inizio (anno)1750
NotaIn questo anno, Francesco III d'Este ne decreta l'apertura al pubblico.
MARC Area Codee-it
LuogoModena (Geonames Id: 3173331)
Professione / Tipologia dell’enteBiblioteca
StatusLaico
Ultima modifica2018-07-09 15:52:51

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Modena, Biblioteca Estense Universitaria

Possessore Id00021946
TipologiaIstituto/ente
Estremi biografici1598-
Altre informazioniNacque dalla collezione privata degli Este, che fu trasportata a Modena dopo la devoluzione alla S. Sede del ducato di Ferrara nel 1598.
Nel 1697 (ducato di Rinaldo I) ricomincia il riassetto e la ricostituzione dei fondi, che erano rimasti trascurati per quasi un secolo. Nel 1750 Francesco III ne decreta l'apertura al pubblico. Le prime soppressioni delle congregazioni religiose accrescono la biblioteca d'importanti raccolte. Al ritorno degli Estensi a Modena nel 1814, dopo il periodo napoleonico, Francesco IV riunisce alla biblioteca la celebre raccolta di 328 manoscritti lasciati da Tommaso Obizzi ai duchi di Modena e acquista per essa da A.M. D'Elci un sontuoso gruppo di edizioni principi latine e greche.
Nel 1859 Francesco V, fuggendo, asporta i manoscritti più belli, che restituisce solo nel 1869, tranne la Bibbia di Borso (riacquistata all'Italia solo nel 1923), il Breviario Erculeo e l'Officio Alfonsino.
Passò nel 1860 alla dipendenza dello stato italiano e, nel 1995, fu finalmente sancita l'unione con la Biblioteca Universitaria, già confluita al suo interno a seguire l'Unità d'Italia.

Attività

Inizio (anno)1598
Fine (anno)1750
NotaNucleo fondativo della Biblioteca, che però rimase privata fino al 1750.
MARC Area Codee-it
LuogoModena (Geonames Id: 3173331)
Professione / Tipologia dell’enteBiblioteca
StatusLaico

Attività

Inizio (anno)1750
NotaIn questo anno, Francesco III d'Este ne decreta l'apertura al pubblico.
MARC Area Codee-it
LuogoModena (Geonames Id: 3173331)
Professione / Tipologia dell’enteBiblioteca
StatusLaico
Ultima modifica2018-07-09 15:52:51
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