Owners of Incunabula

owners/00015542

Bobbio, Benedettini, S. Colombanus, OSB

Owner Id00015542
TypeCorporate body
Biographical dates - Period of existence614-1803
Other InformationPer tutto il Medioevo fu uno dei più importanti centri monastici d'Europa, facendone fra il VII ed il XII secolo una Montecassino dell'Italia settentrionale; infatti è resa famosa dallo scriptorium, il cui catalogo, nel 982, comprendeva oltre 700 codici e che dopo la dispersione in altre biblioteche conservò 25 dei 150 manoscritti più antichi della letteratura latina esistenti al mondo.
La fama di Bobbio raggiunse persino l'Irlanda, dove la memoria di Colombano era ancora venerata. Il successore di Bobuleno fu Cumiano, che aveva lasciato la sua sede in Irlanda per diventare monaco a Bobbio. L'abate Gundebaldo lasciò all'abbazia la sua preziosa biblioteca consistente in circa 70 volumi, tra i quali il famoso Antifonario di Bangor.
Un catalogo del X secolo, pubblicato da Ludovico Antonio Muratori dimostrava che, in quel periodo, ogni ramo del sapere, divino ed umano, era rappresentato in questa biblioteca. Molti dei suoi libri sono andati perduti, il resto è disperso e forma il tesoro delle collezioni che li possiedono.
La comunità dei monaci dell'Ordine di San Colombano venne sciolta a Bobbio da papa Niccolò V il 30 settembre del 1448, successivamente subentrarono i monaci benedettini della Congregazione di Santa Giustina di Padova.
Nel 1803 i soldati francesi tolsero ai monaci l'abbazia e la chiesa di San Colombano.

Nel 1606 il cardinale Federico Borromeo recuperò, per la Biblioteca Ambrosiana di Milano, 86 volumi, tra cui il famoso "Messale di Bobbio" scritto intorno al 911, l'"Antifonario di Bangor" ed una parte della versione della Bibbia di Ulfila in lingua gotica.
Nel 1618 26 volumi della biblioteca dell'abbazia furono donati a papa Paolo V per la Biblioteca Vaticana.
Una porzione importante delle raccolte sarebbe giunta a Torino, in tempi diversi; pochi esemplari furono acquisiti nel 17. secolo dai duchi, poi re di Savoia; ma il grosso arrivò negli anni Venti dell'Ottocento, a favore soprattutto della Biblioteca del Regio Ateneo (oggi Nazionale Universitaria). Il disastroso incendio del 26 gennaio 1904, che distrusse un migliaio di manoscritti, causò la perdita di un numero limitato di incunaboli (15) di cui solo uno proveniente da Bobbio.
Variant NamesBobbio, Colombaniani, Monastero di San Colombano, OSB
Bobbio, Benedettini, Abbazia di San Colombano, OSB
Other Identifier cnc00016554

Activity

Start (year)614
End (year)1803
MARC Area Codee-it
PlaceBobbio (Geonames Id: 3181970)
Profession / Type of InstitutionReligious institution
CharacterisationReligious
Last Edit2021-01-26 11:13:49

All Copies

Bobbio, Benedettini, S. Colombanus, OSB

Owner Id00015542
TypeCorporate body
Biographical dates - Period of existence614-1803
Other InformationPer tutto il Medioevo fu uno dei più importanti centri monastici d'Europa, facendone fra il VII ed il XII secolo una Montecassino dell'Italia settentrionale; infatti è resa famosa dallo scriptorium, il cui catalogo, nel 982, comprendeva oltre 700 codici e che dopo la dispersione in altre biblioteche conservò 25 dei 150 manoscritti più antichi della letteratura latina esistenti al mondo.
La fama di Bobbio raggiunse persino l'Irlanda, dove la memoria di Colombano era ancora venerata. Il successore di Bobuleno fu Cumiano, che aveva lasciato la sua sede in Irlanda per diventare monaco a Bobbio. L'abate Gundebaldo lasciò all'abbazia la sua preziosa biblioteca consistente in circa 70 volumi, tra i quali il famoso Antifonario di Bangor.
Un catalogo del X secolo, pubblicato da Ludovico Antonio Muratori dimostrava che, in quel periodo, ogni ramo del sapere, divino ed umano, era rappresentato in questa biblioteca. Molti dei suoi libri sono andati perduti, il resto è disperso e forma il tesoro delle collezioni che li possiedono.
La comunità dei monaci dell'Ordine di San Colombano venne sciolta a Bobbio da papa Niccolò V il 30 settembre del 1448, successivamente subentrarono i monaci benedettini della Congregazione di Santa Giustina di Padova.
Nel 1803 i soldati francesi tolsero ai monaci l'abbazia e la chiesa di San Colombano.

Nel 1606 il cardinale Federico Borromeo recuperò, per la Biblioteca Ambrosiana di Milano, 86 volumi, tra cui il famoso "Messale di Bobbio" scritto intorno al 911, l'"Antifonario di Bangor" ed una parte della versione della Bibbia di Ulfila in lingua gotica.
Nel 1618 26 volumi della biblioteca dell'abbazia furono donati a papa Paolo V per la Biblioteca Vaticana.
Una porzione importante delle raccolte sarebbe giunta a Torino, in tempi diversi; pochi esemplari furono acquisiti nel 17. secolo dai duchi, poi re di Savoia; ma il grosso arrivò negli anni Venti dell'Ottocento, a favore soprattutto della Biblioteca del Regio Ateneo (oggi Nazionale Universitaria). Il disastroso incendio del 26 gennaio 1904, che distrusse un migliaio di manoscritti, causò la perdita di un numero limitato di incunaboli (15) di cui solo uno proveniente da Bobbio.
Variant NamesBobbio, Colombaniani, Monastero di San Colombano, OSB
Bobbio, Benedettini, Abbazia di San Colombano, OSB
Other Identifier cnc00016554

Activity

Start (year)614
End (year)1803
MARC Area Codee-it
PlaceBobbio (Geonames Id: 3181970)
Profession / Type of InstitutionReligious institution
CharacterisationReligious
Last Edit2021-01-26 11:13:49
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