Parma, Biblioteca Palatina
Owner Id00010932
TypeCorporate body
Biographical dates - Period of existence1761 -
Other InformationLa Biblioteca Palatina (già Reale Biblioteca Parmense, Biblioteca Nazionale, Bibliothèque Imperiale, Bibliothèque de la Ville de Parme, Biblioteca Ducale, Biblioteca Nazionale) nasce il primo agosto 1761, allorché don Filippo di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla, nomina il torinese teatino Paolo Maria Paciaudi "Antiquario e Bibliotecario" con un decreto, con cui rende manifesta la volontà politica di dotare il suo ducato di una biblioteca a beneficio e utilità pubblica, perseguendo un ambizioso e illuminato progetto culturale, promosso dal suo colto primo ministro Guillaume Du Tillot.
Si intendeva istituire una biblioteca, che doveva servire all'istruzione di ogni genere di studi in una terra in cui la cultura era in grave decadenza, e la si doveva creare, non potendosi contare su un corpus librario preesistente, avendo Carlo, fratello di don Filippo, trasferito nel 1736 a Napoli la Libreria farnesiana insieme all'Archivio e a tutti i tesori artistici.
La Biblioteca parmense, che gode del diritto di stampa dal 1768, veniva inaugurata ufficialmente nel maggio del 1769 alla presenza di Giuseppe II, imperatore d'Austria, cognato di don Ferdinando di Borbone, succeduto nel ducato nel 1765 al padre Filippo.
L'annessione del Fondo Palatino, avvenuta il 7 agosto 1865 durante la direzione di Federico Odorici, costituisce l'incremento più cospicuo nella storia della Biblioteca Parmense.
La raccolta di manoscritti e di volumi a stampa si era costituita a Lucca ad opera del duca Carlo Ludovico di Borbone (1799-1883) e del canonico Pietro Pera (1796-1846), suo bibliotecario, che ne descrisse l'origine e lo sviluppo nel discorso pronunciato alla Reale Accademia Lucchese il 27 febbraio del 1841.
Nel febbraio del 1848 la biblioteca seguì a Parma Carlo Ludovico, quando il Duca, alla morte della duchessa Maria Luigia avvenuta nel dicembre del 1847, riprese possesso del ducato dei suoi avi.
Nel 1865 la raccolta di Carlo Ludovico, alla quale si erano aggiunti i volumi della privata libreria di Ferdinando di Borbone (1751-1802), fu acquisita dalla Reale Biblioteca Parmense, attualmente Biblioteca Palatina, della quale costituisce, con i suoi ventimila libri a stampa, i testi di musica, le incisioni, le litografie, il carteggio, gli incunaboli e i manoscritti, uno dei nuclei più importanti. L'inventario compilato nel 1868 dall'abate Luigi Barbieri (1827-1890) indica 1034 numeri di segnatura per i manoscritti, circa 190 dei quali, di interesse locale, furono trasferiti nel 1934 alla Biblioteca Statale di Lucca per disposizione ministeriale.
Variant NamesBibliotheca Regia Parmensis
Parma, Reale Biblioteca
Activity
Start (year)1761
MARC Area Codee-it
Profession / Type of InstitutionLibrary
CharacterisationNo characterisation/lay
Last Edit2018-07-07 01:38:44