Material Evidence
in Incunabula

mei/02017657

02017657

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      note: "A prima vista l'esemplare sembrerebbe essere appartenuto ad Apostolo Zeno, cfr. provenienze successive. L'esemplare che però compare nel Catalogo autografo della biblioteca Zeno, BNM, Ms.It.XI 288 (=7273), lettere 'ALI' (Alighieri) si riferisce all'attuale Inc. V. 0113, del quale descrive anche la legatura. "
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      note: |-
        Nel 1747 A. Zeno lasciò per disposizione testamentaria la sua biblioteca ai domenicani del convento di S. Maria del Rosario (che era stato dei Gesuati, alle Zattere), ove ne curò egli stesso il trasferimento nel 1750. Dopo il lascito i domenicani apposero un ex libris epigrafico (Bragaglia n. 551) e dei segni crittografici sulla prima carta dei volumi del fondo per tenerlo distinto dalle proprie collezioni. 
        Uno dei due segni crittografici (chiave di violino rovesciata) compare in calce a c. a1r.
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      bindingNote: "Legatura in piena pelle con stemma della Libreria di San Marco impresso a secco sui piatti, fatta realizzare da Lorenzo Tiepolo bibliotecario fra il 1736 ed il 1742; risguardie cartacee in carta pettinata policroma. Dorso di restauro novecentesco, sul quale sono stati applicati due tasselli della legatura settecentesca: l'uno, in alto, verde, con i dati editoriali impressi in oro; un secondo, in basso, impresso a secco con un ferretto."
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        Nel 1823 e poi nel 1832 la Marciana otteneva per decreto imperiale circa 20.000 libri appartenuti al soppresso convento dei domenicani osservanti delle Zattere (Venezia), dei quali oltre 14.000 provenienti dalla biblioteca Zeno. 
        Tuttavia in Biblioteca dovrebbe esserci un unico esemplare di quest'edizione di provenienza Zeniana (l'accertato Inc. V. 0113): forse i frati apposero il simbolo zeniano ad un esemplare di diversa provenienza?
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        - note: "La collocazione ottocentesca dell'incunabolo, 'CXI.7', si legge nei registri dei Fondi Antichi della Biblioteca al n. 40680. "
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