Material Evidence
in Incunabula

mei/02007558 Forc. I.2.6 [02007558]

Padova, Biblioteca del Seminario Vescovile (IT) : Forc. I.2.6

ISTC No.ic00078000
AutoreCampegius, Johannes
TitoloDe dote
Note tipograficheVenice : Andreas Calabrensis, Papiensis, 20 June 1491
Formato
Lingualat
SoggettoLaw-Civil
Periodocontemporary

Descrizione dell'esemplare

ID dell'esemplare02007558
BibliotecaPadova, Biblioteca del Seminario Vescovile (IT)
Segnatura di collocazioneForc. I.2.6
Rilegato conBartolinis, Baldus de: De dotibus et dotatis mulieribus et earum iuribus et privilegiis. With additions by Cardinal Oliviero Carafa. - Venice : Paganinus de Paganinis, 9 Mar. 1496 [ib00179000] (MEI ID: 02007537)
Misura delle carte410 × 281 mm
Materiale di supporto (libro)Carta
FonteLilian Armstrong, Piero Scapecchi, Federica Toniolo, 'Gli incunaboli della biblioteca del Seminario Vescovile di Padova. Catalogo e studi', a cura di Pierantonio Gios e Federica Toniolo, introduzione di Giordana Mariani Canova, Padova 2008, p. 41 n° 100

Provenienza

Tipologia del segno di provenienzaLegatura
Nota sulla legaturaLegatura in assi e mezzo cuoio
Datazione della legatura16 secolo
Tipologia della legaturaRigida
Materiale degli assiLegno
Materiale di coperturaCuoio
Condizione della legaturaLegatura originale (senza alterazioni significative)
Attendibilità dei datiLa registrazione di questa provenienza è da verificare
FonteCatalogo della biblioteca

Provenienza 1801 -

LuogoPadova (Geonames ID: 3171728)
Areae-it
Epoca1801 -
PossessorePadova, Seminario vescovile, 1670- [Istituto/ente; Possessore attuale] (Ecclesiastico) La biblioteca del Seminario Vescovile di Padova venne avviata dal vescovo Gregorio Barbarigo (1625-1697) contestualmente alla fondazione del Seminario nel 1670. L'acquisto nel 1720 della biblioteca del conte padovano Alfonso Alvarotti costituì il nucleo originario della raccolta di incunaboli. Il fondo si accrebbe poi lentamente per vari lasciti e donazioni durante il corso del sec. XVIII, avendo infine un rapido e forte incremento al tempo delle soppressioni napoleoniche e poi del Regno d'Italia, quando affluirono in biblioteca numerosi incunaboli delle corporazioni soppresse
Tipologia del segno di provenienzaTimbro
Attendibilità dei datiLa registrazione di questa provenienza è da verificare
FonteCatalogo della biblioteca

Altre informazioni

Ultima modifica2013-08-19 14:16:37

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  02007558

Padova, Biblioteca del Seminario Vescovile (IT) : Forc. I.2.6

ISTC No.ic00078000
AutoreCampegius, Johannes
TitoloDe dote
Note tipograficheVenice : Andreas Calabrensis, Papiensis, 20 June 1491
Formato
Lingualat
SoggettoLaw-Civil
Periodocontemporary

Descrizione dell'esemplare

ID dell'esemplare02007558
BibliotecaPadova, Biblioteca del Seminario Vescovile (IT)
Segnatura di collocazioneForc. I.2.6
Rilegato conBartolinis, Baldus de: De dotibus et dotatis mulieribus et earum iuribus et privilegiis. With additions by Cardinal Oliviero Carafa. - Venice : Paganinus de Paganinis, 9 Mar. 1496 [ib00179000] (MEI ID: 02007537)
Misura delle carte410 × 281 mm
Materiale di supporto (libro)Carta
FonteLilian Armstrong, Piero Scapecchi, Federica Toniolo, 'Gli incunaboli della biblioteca del Seminario Vescovile di Padova. Catalogo e studi', a cura di Pierantonio Gios e Federica Toniolo, introduzione di Giordana Mariani Canova, Padova 2008, p. 41 n° 100

Provenienza

Tipologia del segno di provenienzaLegatura
Nota sulla legaturaLegatura in assi e mezzo cuoio
Datazione della legatura16 secolo
Tipologia della legaturaRigida
Materiale degli assiLegno
Materiale di coperturaCuoio
Condizione della legaturaLegatura originale (senza alterazioni significative)
Attendibilità dei datiLa registrazione di questa provenienza è da verificare
FonteCatalogo della biblioteca

Provenienza 1801 -

LuogoPadova (Geonames ID: 3171728)
Areae-it
Epoca1801 -
PossessorePadova, Seminario vescovile, 1670- [Istituto/ente; Possessore attuale] (Ecclesiastico) La biblioteca del Seminario Vescovile di Padova venne avviata dal vescovo Gregorio Barbarigo (1625-1697) contestualmente alla fondazione del Seminario nel 1670. L'acquisto nel 1720 della biblioteca del conte padovano Alfonso Alvarotti costituì il nucleo originario della raccolta di incunaboli. Il fondo si accrebbe poi lentamente per vari lasciti e donazioni durante il corso del sec. XVIII, avendo infine un rapido e forte incremento al tempo delle soppressioni napoleoniche e poi del Regno d'Italia, quando affluirono in biblioteca numerosi incunaboli delle corporazioni soppresse
Tipologia del segno di provenienzaTimbro
Attendibilità dei datiLa registrazione di questa provenienza è da verificare
FonteCatalogo della biblioteca

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