Padova, Biblioteca del Seminario Vescovile (IT)
: Forc. K.1.17
ISTC No.ib00756000
AuthorBoccaccio, Giovanni
TitleDe montibus, silvis, fontibus
ImprintVenice : [Vindelinus de Spira], 13 Jan. 1473
Formatf°
Languagelat
SubjectLiterature
Keywordsencyclopedia; classical studies
Periodmedieval
Description of Copy
Copy Id02007556
Holding InstitutionPadova, Biblioteca del Seminario Vescovile (IT)
ShelfmarkForc. K.1.17
Also bound with this copyBoccaccio, Giovanni: Genealogiae deorum. Additions by Dominicus Silvester and Raphael Zovenzonius. - Venice : Vindelinus de Spira, 1472 [ib00749000] (MEI ID: 02007555)
Size of leaves338 × 234 mm
Support material (book)Paper
SourceLilian Armstrong, Piero Scapecchi, Federica Toniolo, 'Gli incunaboli della biblioteca del Seminario Vescovile di Padova. Catalogo e studi', a cura di Pierantonio Gios e Federica Toniolo, introduzione di Giordana Mariani Canova, Padova 2008, p. 37 n° 81 e p. 154 nn° 80-81
Provenance
Provenance TypeDecoration
Binding noteLegatura originale parzialmente danneggiata, dorso di restauro
Binding date15th cent.
Binding statusOriginal binding (not significantly altered)
Decoration NoteAll'inizio dei libri delle diverse opere iniziali in oro decorate a bianchi girari con viticci e foglie, e poste su fondo a lacunari blu, verde e rosso puntinato a biacca. Le miniature vennero eseguite nel momento in cui si confezionò il codice che contiene due opere stampate da diversi editori e in momenti diversi. Area veneta
IlluminationsYes
Historic Shelfmarksegnature a penna
CertaintyThe recording of this evidence is considered uncertain
SourceLibrary catalogue
Provenance
1801 -
Areae-it
Time period1801 -
Provenance namePadova, Seminario vescovile, 1670- [Corporate body; Present Owner] (Religious) La biblioteca del Seminario Vescovile di Padova venne avviata dal vescovo Gregorio Barbarigo (1625-1697) contestualmente alla fondazione del Seminario nel 1670. L'acquisto nel 1720 della biblioteca del conte padovano Alfonso Alvarotti costituì il nucleo originario della raccolta di incunaboli. Il fondo si accrebbe poi lentamente per vari lasciti e donazioni durante il corso del sec. XVIII, avendo infine un rapido e forte incremento al tempo delle soppressioni napoleoniche e poi del Regno d'Italia, quando affluirono in biblioteca numerosi incunaboli delle corporazioni soppresse
Provenance TypeStamp
CertaintyThe recording of this evidence is considered uncertain
SourceLibrary catalogue
Other Information
Last Edit2013-08-14 10:22:43