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in Incunabula

mei/02007482 T-XII-29 [02007482]

Milano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT) : T-XII-29

ISTC No.il00010000
ΣυγγραφέαςLactantius, Lucius Coelius Firmianus
ΤίτλοςOpera. Ed: Johannes Andreas, bishop of Aleria. Add: S. Venantius Honorius Clementianus Fortunatus: De Resurrectione Christi carmen
Τοποχρονολογία έκδοσηςVenice : Theodorus de Ragazonibus, 21 Apr. 1390 [i.e. 1490]
Μορφή
Γλώσσαlat
ΘέμαLiterature
Λέξεις-κλειδιάcollection; poetry
Περίοδοςclassical

Περιγραφή αντιτύπου

Ταυτότητα αντιτύπου02007482
ΦορέαςMilano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT)
shelfmarkT-XII-29
noteCreato da Giovanna Bernini
physicalDescriptionNoteMutilo della c.a1. Errori di segnatura del fascicolo b: b2 (anziché b), b3 (anziché b2), b4 (anziché b3). Errore di stampa nella data nel colophon M.CCC.L.XXXX corretto con penna blu.
paperSize320 × 215 mm
supportMaterialBooka
sourceBMC V, 477, CIH 2020, COLL (U) 934, GOFF L10, HC 9815, IBP 3341, IGI 5627, PELL MS 6993, PR5262

provenance 1471 -

placenameMailand (Geonames ID: 6542283)
areae-it
timeperiod1471 -
ownerCHIESA DI SANT'ANGELO, 1551 Secondo la tradizione la chiesa di Sant'Angelo deve la sua origine all'entusiasmo suscitato a Milano nel 1418 dalle predicazioni di S. Bernardino da Siena. Studi recenti limitano il suo intervento e sostengono che il prevosto e i canonici di S.Maria Fulcorina avessero donato nel 1421 la chiesetta di S. Angelo fuori le mura ai frati che ne avevano fatto richiesta. La chiesa divenne punto di riferimento dell'Osservanza. Subì una prima distruzione nel 1527, poi nel 1551 e poi riedificato lo stesso anno. Agli inizi del XVIII secolo la chiesa possedeva una biblioteca con oltre 7.000 volumi, incunaboli, pergamene, documenti papali e imperiali. Un incendio provocato dalle truppe spagnole nel 1746 mandò in fumo il patrimonio. Nel 1810 S. Angelo divenne caserma militare. Seguirono decenni di contrasti. Nel 1915 la Provincia dei Frati Minori di Milano chiese all'Arcivescovo la restituzione di Sant'Angelo. Il regolare funzionamento riprese nel 1922.
provenanceType1
noteEsemplare proveniente dalla Biblioteca dei Frati Minori di Rezzato (Bs) sulla base del documento redatto il 13 febbraio 1959 dalla Provincia dei Frati Minori di Lombardia con il quale si stabiliva il trasferimento di preziosi libri e manoscritti per costituire la Biblioteca di Sant'Angelo.
methodofacqe
bindingNoteLegatura in legno, cuneo su asse anteriore. Nome dell'autore sul dorso A.69 Lactantii Firmiani su tassello. Tracce di copertura in cuoio. Segni dei lacci. Visibili 2 nervi. Dorso staccato. Carta di guardia posteriore probabile residuo tipografico
bindingDates
bindingTypeb
boardMaterialc
coverMaterialb
furniture0
bindingStatusa
titling
toolingd
edgesd
writingOnEdgesd
gaufferedd
rubricationNoteSpazi bianchi e lettera d'attesa per iniziali non eseguite
msFrequencyb
hasMsCommentsbooleanyes
stampsNoteTimbro della Bibliotheca S. Angeli Franciscana Mediolani
histShelfmarkEtichetta Biblioteca di Coltura Francescana della Provincia Lombarda S-3-24 con aggiunta di T-XII-29 e 2825 (shelfmarkPattern: 19)
psourcea

provenance 1871 - 2000

placenameBrèscia (Geonames ID: 3181554)
Περιοχήe-it
Χρονική περίοδος1871 - 2000
Όνομα προέλευσηςConvento di San Pietro in Rezzato (Brescia) <OFM> [Φορέας; Πρώην κτήτορας] (Σχετιζόμενος με τη θρησκεία) Le origini del convento di Rezzato risalgono all’XI secolo e precisamente all’atto di acquisto di Landolfo II, vescovo di Brescia, di una corte con casa, cortile e cappella dedicata a S. Pietro. Il vescovo ne fece dono al Monastero benedettino da lui fondato. I benedettini lasciarono il collo nel 1299 e furono sostituiti dal clero secolare. Nel 1460 anche il clero abbandonò il colle. Nel 1570 giunsero i cappuccini che vi restarono sino al 1798. Furono allontanati nuovamente nel 1810. Nel 1837 il convento passò alla provincia dei Frati Riformati di Trento. Con le leggi di soppressione del 1866 e 1868 i frati furono nuovamente allontanati. Nel 1869 grazie all’acquisto da parte di Padre Costantino Mutinelli e Padre Arcangelo Dajelli il convento fu riaperto.
Τύπος προέλευσηςΤαξιθετικός αριθμός
Ιστορικός ταξιθετικός αριθμόςSegnatura in inchiostro nero disposta in senso verticale su c. a2r: + Frati / Minori / Rezzato / Y (barra sottostante) VI (barra sottostante) 20 (Αριθμός προτύπου ταξιθετικού αριθμού: 28)
ΠηγήΑυτοψία βιβλίου

Άλλη πληροφορία

ΠληρότηταΗ καταγραφή των στοιχείων προέλευσης θεωρείται πλήρης
Τελευταία επεξεργασία2013-06-11 22:33:10

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  02007482

Milano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT) : T-XII-29

ISTC No.il00010000
ΣυγγραφέαςLactantius, Lucius Coelius Firmianus
ΤίτλοςOpera. Ed: Johannes Andreas, bishop of Aleria. Add: S. Venantius Honorius Clementianus Fortunatus: De Resurrectione Christi carmen
Τοποχρονολογία έκδοσηςVenice : Theodorus de Ragazonibus, 21 Apr. 1390 [i.e. 1490]
Μορφή
Γλώσσαlat
ΘέμαLiterature
Λέξεις-κλειδιάcollection; poetry
Περίοδοςclassical

Περιγραφή αντιτύπου

Ταυτότητα αντιτύπου02007482
ΦορέαςMilano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT)
Ταξιθετικός αριθμόςT-XII-29
ΣημείωσηCreato da Giovanna Bernini
Φυσική περιγραφήMutilo della c.a1. Errori di segnatura del fascicolo b: b2 (anziché b), b3 (anziché b2), b4 (anziché b3). Errore di stampa nella data nel colophon M.CCC.L.XXXX corretto con penna blu.
Διαστάσεις φύλλων320 × 215 mm
Υλικό (βιβλίο)Χαρτί
ΠηγήBMC V, 477, CIH 2020, COLL (U) 934, GOFF L10, HC 9815, IBP 3341, IGI 5627, PELL MS 6993, PR5262

Προέλευση 1471 -

ΤόποςMailand (Geonames ID: 6542283)
Περιοχήe-it
Χρονική περίοδος1471 -
Όνομα προέλευσηςCHIESA DI SANT'ANGELO, 1551 [Φορέας; Νυν κτήτορας] (Σχετιζόμενος με τη θρησκεία) Secondo la tradizione la chiesa di Sant'Angelo deve la sua origine all'entusiasmo suscitato a Milano nel 1418 dalle predicazioni di S. Bernardino da Siena. Studi recenti limitano il suo intervento e sostengono che il prevosto e i canonici di S.Maria Fulcorina avessero donato nel 1421 la chiesetta di S. Angelo fuori le mura ai frati che ne avevano fatto richiesta. La chiesa divenne punto di riferimento dell'Osservanza. Subì una prima distruzione nel 1527, poi nel 1551 e poi riedificato lo stesso anno. Agli inizi del XVIII secolo la chiesa possedeva una biblioteca con oltre 7.000 volumi, incunaboli, pergamene, documenti papali e imperiali. Un incendio provocato dalle truppe spagnole nel 1746 mandò in fumo il patrimonio. Nel 1810 S. Angelo divenne caserma militare. Seguirono decenni di contrasti. Nel 1915 la Provincia dei Frati Minori di Milano chiese all'Arcivescovo la restituzione di Sant'Angelo. Il regolare funzionamento riprese nel 1922.
Τύπος προέλευσηςΤαξιθετικός αριθμός
ΣημείωσηEsemplare proveniente dalla Biblioteca dei Frati Minori di Rezzato (Bs) sulla base del documento redatto il 13 febbraio 1959 dalla Provincia dei Frati Minori di Lombardia con il quale si stabiliva il trasferimento di preziosi libri e manoscritti per costituire la Biblioteca di Sant'Angelo.
Τρόπος πρόσκτησηςΜεταβίβαση από φορέα
Σημείωση βιβλιοδεσίαςLegatura in legno, cuneo su asse anteriore. Nome dell'autore sul dorso A.69 Lactantii Firmiani su tassello. Tracce di copertura in cuoio. Segni dei lacci. Visibili 2 nervi. Dorso staccato. Carta di guardia posteriore probabile residuo tipografico
Ημερομηνία βιβλιοδεσίας15ος αιώνας
Τύπος βιβλιοδεσίαςΡαμμένο σώμα τυπογραφημένων σελίδων (άδετο)
Υλικό καλύμματοςΞύλο
Υλικό επένδυσηςΔέρμα
Ένθετα μεταλλικά στοιχείαΌχι
Κατάσταση βιβλιοδεσίαςΑρχική βιβλιοδεσία (όχι σημαντικές αλλαγές)
ΤίτλοςΧειρόγραφος
Διακόσμηση βιβλιοδεσίαςΚαμία
ΑκμέςΧωρίς χρώμα
Επιγραφές στις ακμέςΚαμία
Ανάγλυφες ακμέςΌχι
Σημείωση για ρουμπρίκαSpazi bianchi e lettera d'attesa per iniziali non eseguite
Χειρόγραφες σημειώσεις (συχνότητα)Λίγες
ΣχόλιαΝαι
ΣφραγίδεςTimbro della Bibliotheca S. Angeli Franciscana Mediolani
Ιστορικός ταξιθετικός αριθμόςEtichetta Biblioteca di Coltura Francescana della Provincia Lombarda S-3-24 con aggiunta di T-XII-29 e 2825 (Αριθμός προτύπου ταξιθετικού αριθμού: 19)
ΠηγήΑυτοψία βιβλίου

Προέλευση 1871 - 2000

ΤόποςBrèscia (Geonames ID: 3181554)
Περιοχήe-it
Χρονική περίοδος1871 - 2000
Όνομα προέλευσηςConvento di San Pietro in Rezzato (Brescia) <OFM> [Φορέας; Πρώην κτήτορας] (Σχετιζόμενος με τη θρησκεία) Le origini del convento di Rezzato risalgono all’XI secolo e precisamente all’atto di acquisto di Landolfo II, vescovo di Brescia, di una corte con casa, cortile e cappella dedicata a S. Pietro. Il vescovo ne fece dono al Monastero benedettino da lui fondato. I benedettini lasciarono il collo nel 1299 e furono sostituiti dal clero secolare. Nel 1460 anche il clero abbandonò il colle. Nel 1570 giunsero i cappuccini che vi restarono sino al 1798. Furono allontanati nuovamente nel 1810. Nel 1837 il convento passò alla provincia dei Frati Riformati di Trento. Con le leggi di soppressione del 1866 e 1868 i frati furono nuovamente allontanati. Nel 1869 grazie all’acquisto da parte di Padre Costantino Mutinelli e Padre Arcangelo Dajelli il convento fu riaperto.
Τύπος προέλευσηςΤαξιθετικός αριθμός
Ιστορικός ταξιθετικός αριθμόςSegnatura in inchiostro nero disposta in senso verticale su c. a2r: + Frati / Minori / Rezzato / Y (barra sottostante) VI (barra sottostante) 20 (Αριθμός προτύπου ταξιθετικού αριθμού: 28)
ΠηγήΑυτοψία βιβλίου

Άλλη πληροφορία

ΠληρότηταΗ καταγραφή των στοιχείων προέλευσης θεωρείται πλήρης
Τελευταία επεξεργασία2013-06-11 22:33:10