Material Evidence
in Incunabula

mei/02007141 T-V-21 [02007141]

Milano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT) : T-V-21

ISTC No.il00152000
AutoreLeonardus de Utino
TitoloSermones de sanctis
Note tipograficheVenice : Franciscus Renner, de Heilbronn, with Nicolaus de Frankfordia, 1473
Formatof° & 4°
Lingualat
SoggettoTheology-Pastoral
Periodocontemporary

Descrizione dell'esemplare

ID dell'esemplare02007141
BibliotecaMilano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT)
Segnatura di collocazioneT-V-21
NotaCreato da Giovanna Bernini
Misura delle carte200 × 150 mm
Materiale di supporto (libro)Carta
FonteBAR 569, BMC V 192, BSB-INK L-108, CIH 2052, GOFF L152, HC 16129, IBP 3407, IGI 5737, POLAIN (B) 2480, PR 4158

Provenienza 1471 -

LuogoMailand (Geonames ID: 6542283)
AreaIT
Epoca1471 -
PossessoreCHIESA DI SANT'ANGELO , 1551 [Istituto/ente; Possessore attuale] (Ecclesiastico) Secondo la tradizione la chiesa di Sant'Angelo deve la sua origine all'entusiasmo suscitato a Milano nel 1418 dalle predicazioni di S. Bernardino da Siena. Studi recenti limitano il suo intervento e sostengono che il prevosto e i canonici di S.Maria Fulcorina avessero donato nel 1421 la chiesetta di S. Angelo fuori le mura ai frati che ne avevano fatto richiesta. La chiesa divenne punto di riferimento dell'Osservanza. Subì una prima distruzione nel 1527, poi nel 1551 e poi riedificato lo stesso anno. Agli inizi del XVIII secolo la chiesa possedeva una biblioteca con oltre 7.000 volumi, incunaboli, pergamene, documenti papali e imperiali. Un incendio provocato dalle truppe spagnole nel 1746 mandò in fumo il patrimonio.Nel 1810 S. Angelo divenne caserma militare. Seguirono decenni di contrasti. Nel 1915 la Provincia dei Frati Minori di Milano chiese all'Arcivescovo la restituzione di Sant'Angelo. Il regolare funzionamento riprese nel 1922.
Tipologia del segno di provenienzaSegnatura di collocazione
NotaEsemplare proveniente dalla Biblioteca dei Frati Minori di Rezzato (Bs) sulla base del documento redatto il 13 febbraio 1959 dalla Provincia dei Frati Minori di Lombardia con il quale si stabiliva il trasferimento di preziosi libri e manoscritti per costituire la Biblioteca di Sant'Angelo
Modalità di acquisizioneDevoluzione delle librerie claustrali / Trasferimento istituzionale
Nota sulla legaturaLegatura in pergamena. Si tratta di un testo manoscritto. Titolo su dorso.
Datazione della legatura16 secolo
Tipologia della legaturaFloscia
Materiale degli assiAltro
Materiale di coperturaPergamena
Elementi accessoriNon presenti
Condizione della legaturaLegatura non originale
Indicazione del titoloManoscritto
Impressioni con ferriNessuno
TagliNon colorati
Scripta sui tagliIn larghezza
Tagli goffratiNo
Nota sulla decorazioneIniziale su carta a2v con elementi fitomorfi. Esecuzione realizzata in blu lapislazzuli e due tonalità di rosso (minio per il nastro e carminio per il centro) e verde. Iniziale circondata da tratti geometrici in rosso.
Nota sulla rubricaturaCapilettera in rosso.Capoversi iniziali dei titoli di ogni pararagrafo rubricati..
Note manoscritteRichiami al testo. Su carta H12 appunti che rimandano al testo con indicazione della carta di riferimento.
Note manoscritte (frequenza)Parecchie
TimbriTIMBRO BIBLIOTHECA FRANCISCANA S.ANGELI MEDIOLANI su carta di guardia anteriore
FonteLibro in mano

Provenienza 1871 - 2000

LuogoBrèscia (Geonames ID: 3181554)
Epoca1871 - 2000
PossessoreConvento di San Pietro in Rezzato (Brescia) <OFM> [Istituto/ente] (Ecclesiastico) Le origini del convento di Rezzato risalgono all’XI secolo e precisamente all’atto di acquisto di Landolfo II, vescovo di Brescia, di una corte con casa, cortile e cappella dedicata a S. Pietro. Il vescovo ne fece dono al Monastero benedettino da lui fondato. I benedettini lasciarono il collo nel 1299 e furono sostituiti dal clero secolare. Nel 1460 anche il clero abbandonò il colle. Nel 1570 giunsero i cappuccini che vi restarono sino al 1798. Furono allontanati nuovamente nel 1810. Nel 1837 il convento passò alla provincia dei Frati Riformati di Trento. Con le leggi di soppressione del 1866 e 1868 i frati furono nuovamente allontanati. Nel 1869 grazie all’acquisto da parte di Padre Costantino Muttinelli e Padre Arcangelo Dajelli il convento fu riaperto.)
Precedente segnatura di collocazioneSegnatura in inchiostro nero posta sulla carta a2r in senso verticale: Frati / Minori / Rezzato / + / Y (barra sottostante) III (barra sottostante) 8 (Tipo di segnatura No.: 28)
FonteLibro in mano

Altre informazioni

CompletezzaLa rilevazione di questo esemplare è completa
Ultima modifica2017-03-22 17:10:36

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  02007141

Milano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT) : T-V-21

ISTC No.il00152000
AutoreLeonardus de Utino
TitoloSermones de sanctis
Note tipograficheVenice : Franciscus Renner, de Heilbronn, with Nicolaus de Frankfordia, 1473
Formatof° & 4°
Lingualat
SoggettoTheology-Pastoral
Periodocontemporary

Descrizione dell'esemplare

ID dell'esemplare02007141
BibliotecaMilano, Biblioteca dei Frati Minori, S. Angelo (IT)
Segnatura di collocazioneT-V-21
NotaCreato da Giovanna Bernini
Misura delle carte200 × 150 mm
Materiale di supporto (libro)Carta
FonteBAR 569, BMC V 192, BSB-INK L-108, CIH 2052, GOFF L152, HC 16129, IBP 3407, IGI 5737, POLAIN (B) 2480, PR 4158

Provenienza 1471 -

LuogoMailand (Geonames ID: 6542283)
AreaIT
Epoca1471 -
PossessoreCHIESA DI SANT'ANGELO , 1551 [Istituto/ente; Possessore attuale] (Ecclesiastico) Secondo la tradizione la chiesa di Sant'Angelo deve la sua origine all'entusiasmo suscitato a Milano nel 1418 dalle predicazioni di S. Bernardino da Siena. Studi recenti limitano il suo intervento e sostengono che il prevosto e i canonici di S.Maria Fulcorina avessero donato nel 1421 la chiesetta di S. Angelo fuori le mura ai frati che ne avevano fatto richiesta. La chiesa divenne punto di riferimento dell'Osservanza. Subì una prima distruzione nel 1527, poi nel 1551 e poi riedificato lo stesso anno. Agli inizi del XVIII secolo la chiesa possedeva una biblioteca con oltre 7.000 volumi, incunaboli, pergamene, documenti papali e imperiali. Un incendio provocato dalle truppe spagnole nel 1746 mandò in fumo il patrimonio.Nel 1810 S. Angelo divenne caserma militare. Seguirono decenni di contrasti. Nel 1915 la Provincia dei Frati Minori di Milano chiese all'Arcivescovo la restituzione di Sant'Angelo. Il regolare funzionamento riprese nel 1922.
Tipologia del segno di provenienzaSegnatura di collocazione
NotaEsemplare proveniente dalla Biblioteca dei Frati Minori di Rezzato (Bs) sulla base del documento redatto il 13 febbraio 1959 dalla Provincia dei Frati Minori di Lombardia con il quale si stabiliva il trasferimento di preziosi libri e manoscritti per costituire la Biblioteca di Sant'Angelo
Modalità di acquisizioneDevoluzione delle librerie claustrali / Trasferimento istituzionale
Nota sulla legaturaLegatura in pergamena. Si tratta di un testo manoscritto. Titolo su dorso.
Datazione della legatura16 secolo
Tipologia della legaturaFloscia
Materiale degli assiAltro
Materiale di coperturaPergamena
Elementi accessoriNon presenti
Condizione della legaturaLegatura non originale
Indicazione del titoloManoscritto
Impressioni con ferriNessuno
TagliNon colorati
Scripta sui tagliIn larghezza
Tagli goffratiNo
Nota sulla decorazioneIniziale su carta a2v con elementi fitomorfi. Esecuzione realizzata in blu lapislazzuli e due tonalità di rosso (minio per il nastro e carminio per il centro) e verde. Iniziale circondata da tratti geometrici in rosso.
Nota sulla rubricaturaCapilettera in rosso.Capoversi iniziali dei titoli di ogni pararagrafo rubricati..
Note manoscritteRichiami al testo. Su carta H12 appunti che rimandano al testo con indicazione della carta di riferimento.
Note manoscritte (frequenza)Parecchie
TimbriTIMBRO BIBLIOTHECA FRANCISCANA S.ANGELI MEDIOLANI su carta di guardia anteriore
FonteLibro in mano

Provenienza 1871 - 2000

LuogoBrèscia (Geonames ID: 3181554)
Epoca1871 - 2000
PossessoreConvento di San Pietro in Rezzato (Brescia) <OFM> [Istituto/ente] (Ecclesiastico) Le origini del convento di Rezzato risalgono all’XI secolo e precisamente all’atto di acquisto di Landolfo II, vescovo di Brescia, di una corte con casa, cortile e cappella dedicata a S. Pietro. Il vescovo ne fece dono al Monastero benedettino da lui fondato. I benedettini lasciarono il collo nel 1299 e furono sostituiti dal clero secolare. Nel 1460 anche il clero abbandonò il colle. Nel 1570 giunsero i cappuccini che vi restarono sino al 1798. Furono allontanati nuovamente nel 1810. Nel 1837 il convento passò alla provincia dei Frati Riformati di Trento. Con le leggi di soppressione del 1866 e 1868 i frati furono nuovamente allontanati. Nel 1869 grazie all’acquisto da parte di Padre Costantino Muttinelli e Padre Arcangelo Dajelli il convento fu riaperto.)
Precedente segnatura di collocazioneSegnatura in inchiostro nero posta sulla carta a2r in senso verticale: Frati / Minori / Rezzato / + / Y (barra sottostante) III (barra sottostante) 8 (Tipo di segnatura No.: 28)
FonteLibro in mano

Altre informazioni

CompletezzaLa rilevazione di questo esemplare è completa
Ultima modifica2017-03-22 17:10:36