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holdinst/UdineC Udine C

Udine C

Denominazione dell'enteUdine, Biblioteca civica Vincenzo Joppi
PaeseIT
IndirizzoPiazza Marcon, n. 8, 33100 Udine (UD) - Italy
NotaLa Biblioteca civica 'Vincenzo Joppi' fu istituita a Udine nel 1864. Nel 1827 il conte Ottavio Tartagna donò alla città di Udine 2625 volumi, i quali dovevano costituire la base dell'ancora inesistente biblioteca cittadina. Tuttavia, poiché gli eredi del conte non consegnarono materialmente il fondo Tartagna prima del 1856, la città rimase priva di una biblioteca pubblica ancora per tutti gli anni Trenta e Quaranta dell'Ottocento. Il 1º luglio 1847, un altro nobiluomo, il cavalier Andrea Francesco Giorgio Altesty, sottoscrisse un contratto con l'allora podestà Antonio Caimo Dragoni con il quale egli donava alla cittadinanza parte dei suoi libri, a patto, però, che la Municipalità si impegnasse a dedicare una sala alla biblioteca pubblica. Tutti questi lasciti ad una biblioteca non ancora nata sono spiegabili dall'opera dell'abate Jacopo Pirona(all'epoca preseidente dell'Accademia di Udine) che sfruttava le proprie conoscenze pr raggiungere tale scopo. Il Consiglio comunale, allora, istituì formalmente la Biblioteca civica di Udine il 22 dicembre 1847 all'interno di una delle sale del palazzo comunale.Nel frattempo si pensò di destinare Palazzo Bartolini (tuttora sede della biblioteca) ad accogliere la Biblioteca e il Museo Friulano. Il palazzo venne donato dalla contessa Teresa Dragoni Bartolini e inaugurato come nuova sede della biblioteca il 31 maggio del 1866. Nei primi anni di vita la biblioteca si ampliò di 3500 volumi e l'abate Pirona venne nominato Conservatore della Biblioteca. Grazie al suo prestigio, alla collezione della biblioteca vennero aggiunti i libri del Convento dei Padri Cappuccini di Udine e dei Padri Cappuccini di Spilimbergo. Lo stesso Pirona, nel 1870 donò i propri libri, mentre alla sua dipartita la carica di Conservatore venne affidata al nipote Giulio Andrea Pirona; in quell'epoca le raccolte si ingrandironodi circa 18000 volumi. Nel 1872 si regisrò un altro importante lascito, quello del conte Tommaso Ottelio di circa 4700 volumi. Nel 1878 viene nominato biblioterio Vincenzo Joppi. Sotto la sua guida la biblioteca diventa un polo vitale per gli intellettuali e ci sono stati altri importanti lasciti, che hanno incluso alcuni incunaboli. Nel 1881 arrivarono dalla Regia Intendenza di Finanza, buste e volumi riguardanti conventi soppressi,nello stesso anno l'ingegnere Giuseppe Vidoni donò 1428 volumi; nel 1883 invece giunse alla biblioteca la collezione del conte Francesco di Toppo, che comprendeva circa 10.000 volumi tra cui pubblicazioni a stampa del XV secolo. Nel 1900 Vincenzo Joppi si ritira e lascia il patrimonio librario suo e di suo fratello. Gli incunaboli da loro posseduti rappresentano il secondo nucleo più consistente in Biblioteca. Nel 1949 si aggiungerà al patrimonio della biblioteca la raccolta Manin, che comprendeva anche un incunabolo. Infine nel 1955 anche il conte Enrico del Torso lasciò alla Biblioteca le proprie raccolte.
Panoramica dei fondi principali: https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_civica_Vincenzo_Joppi Notizie sugli incunabuli: Lelia Sereni, Gli incunaboli della biblioteca civica di Udine, in <Udine. Bollettino della biblioteca e dei musei civici>, 1963, n.2
Ultima modifica2016-01-21 18:46:51

Udine C

Denominazione dell'enteUdine, Biblioteca civica Vincenzo Joppi
PaeseIT
IndirizzoPiazza Marcon, n. 8, 33100 Udine (UD) - Italy
NotaLa Biblioteca civica 'Vincenzo Joppi' fu istituita a Udine nel 1864. Nel 1827 il conte Ottavio Tartagna donò alla città di Udine 2625 volumi, i quali dovevano costituire la base dell'ancora inesistente biblioteca cittadina. Tuttavia, poiché gli eredi del conte non consegnarono materialmente il fondo Tartagna prima del 1856, la città rimase priva di una biblioteca pubblica ancora per tutti gli anni Trenta e Quaranta dell'Ottocento. Il 1º luglio 1847, un altro nobiluomo, il cavalier Andrea Francesco Giorgio Altesty, sottoscrisse un contratto con l'allora podestà Antonio Caimo Dragoni con il quale egli donava alla cittadinanza parte dei suoi libri, a patto, però, che la Municipalità si impegnasse a dedicare una sala alla biblioteca pubblica. Tutti questi lasciti ad una biblioteca non ancora nata sono spiegabili dall'opera dell'abate Jacopo Pirona(all'epoca preseidente dell'Accademia di Udine) che sfruttava le proprie conoscenze pr raggiungere tale scopo. Il Consiglio comunale, allora, istituì formalmente la Biblioteca civica di Udine il 22 dicembre 1847 all'interno di una delle sale del palazzo comunale.Nel frattempo si pensò di destinare Palazzo Bartolini (tuttora sede della biblioteca) ad accogliere la Biblioteca e il Museo Friulano. Il palazzo venne donato dalla contessa Teresa Dragoni Bartolini e inaugurato come nuova sede della biblioteca il 31 maggio del 1866. Nei primi anni di vita la biblioteca si ampliò di 3500 volumi e l'abate Pirona venne nominato Conservatore della Biblioteca. Grazie al suo prestigio, alla collezione della biblioteca vennero aggiunti i libri del Convento dei Padri Cappuccini di Udine e dei Padri Cappuccini di Spilimbergo. Lo stesso Pirona, nel 1870 donò i propri libri, mentre alla sua dipartita la carica di Conservatore venne affidata al nipote Giulio Andrea Pirona; in quell'epoca le raccolte si ingrandironodi circa 18000 volumi. Nel 1872 si regisrò un altro importante lascito, quello del conte Tommaso Ottelio di circa 4700 volumi. Nel 1878 viene nominato biblioterio Vincenzo Joppi. Sotto la sua guida la biblioteca diventa un polo vitale per gli intellettuali e ci sono stati altri importanti lasciti, che hanno incluso alcuni incunaboli. Nel 1881 arrivarono dalla Regia Intendenza di Finanza, buste e volumi riguardanti conventi soppressi,nello stesso anno l'ingegnere Giuseppe Vidoni donò 1428 volumi; nel 1883 invece giunse alla biblioteca la collezione del conte Francesco di Toppo, che comprendeva circa 10.000 volumi tra cui pubblicazioni a stampa del XV secolo. Nel 1900 Vincenzo Joppi si ritira e lascia il patrimonio librario suo e di suo fratello. Gli incunaboli da loro posseduti rappresentano il secondo nucleo più consistente in Biblioteca. Nel 1949 si aggiungerà al patrimonio della biblioteca la raccolta Manin, che comprendeva anche un incunabolo. Infine nel 1955 anche il conte Enrico del Torso lasciò alla Biblioteca le proprie raccolte.
Panoramica dei fondi principali: https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_civica_Vincenzo_Joppi Notizie sugli incunabuli: Lelia Sereni, Gli incunaboli della biblioteca civica di Udine, in <Udine. Bollettino della biblioteca e dei musei civici>, 1963, n.2
Ultima modifica2016-01-21 18:46:51